“La scienza in cucina” è il ricettario italiano per antonomasia, appetitoso, stimolante e alla portata di tutti, tutt’ora presente in molte cucine. È un testo moderno e innovativo che racchiude lo spirito risorgimentale, ma anche la volontà di affermare una cucina di casa e una lingua post-unitarie. Con una caratteristica unica: è il primo manuale scritto con i lettori.Tra i più importanti classici della letteratura ottocentesca, noto quanto Cuore, Pinocchio e I Promessi Sposi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Manuale pratico per le famiglie è un long-seller arrivato, oggi, a circa 130 edizioni e molteplici traduzioni. Stampato a spese dell’autore nel 1891, venne corretto e ampliato fino alla quattordicesima edizione, ossia fino alla sua morte avvenuta a Firenze nel 1911: da allora, le edizioni in commercio, sono rimaste tal quali.
Artusi, personaggio eclettico ma pur sempre un borghese che trascorse una tranquilla vita agiata ed elegante, si occupò di letteratura (scrisse “Vita di Ugo Foscolo” (1878) e di gastronomia, dedicandosi anima, corpo e palato alla sua opera più celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene scritto solo trent’anni dopo l’Unità d’Italia.
L’Italia era fatta, ora bisognava fare gli italiani e, raccoglierli attorno ad un tavolo di fronte a gustosi piatti fumanti, risultò più efficace, come evidenziò lo studioso Pietro Camporesi nella sua interessante prefazione all’edizione Einaudi del 1970 del manuale.