Famosissimo ai suoi tempi, tanto da essere chiamato ‘l’apostolo della cucina decorativa’, è uno dei più grandi chef e pasticceri della storia della gastronomia. Il suo Le Livre de Cuisine è considerato una bibbia della cucina, un’eredità appannata anche se venerata, tra gli altri, da Hervé This e la cucina molecolare.
Cresciuto in una famiglia di ristoratori parigini, Jules Gouffé (1807-1877) iniziò, ancora bambino, la sua attività di pasticcere nell’azienda di famiglia. Fu proprio lui a raccontare che il cuoco dei re e il re dei cuochi, ossia Marie-Antoine Carême, passò casualmente un giorno di fronte alla vetrina della pasticceria dei Gouffé ed entrò per chiedere chi fosse l’autore dei magnifici pièces montées ( torte a più strati) esposte: fu così che all’età di 16 anni divenne allievo del grande chef. Era il 1823 e il primo incarico sotto le ali protettive di Carême fu la cena per settemila persone per il ballo in onore del Duca di Angoulême al seguito della spedizione spagnola offerto dalla città di Parigi. In 17 tra chef e inservienti, il loro lavoro di preparazione durò quattro giorni.