Il suo progetto letterario più grande fu Rougon-Macquart un ciclo di 20 romanzi scritti dal 1870 al 1893, tra i quali vanno ricordati: “Il Ventre di Parigi” (1873), “L’Assommoir” (1877), “Nanà” (1880) e “Germinal” (1885). Narrano “la storia naturale e sociale di una famiglia”, ruotando attorno ai suoi componenti, alle strade intraprese e, di conseguenza, ai loro destini: con pennellate minuziose Zola racconta la classe operaia, la piccola borghesia e il bel mondo della seconda metà del XIX secolo.
“Il Ventre di Parigi” è ambientato ne Les Halles, il mercato più importante della città, dalla palpitante vita gastronomica e animato da una fiumana umana a caccia del miglior prezzo e qualità: “Un’enorme macchina a vapore, una caldaia che dovesse servire alla digestione di un popolo, un ventre gigantesco, bullonato, ribadito, fatto di legno, di vetro e di ferro, di una eleganza, di una potenza da motore meccanico azionato dal calore del combustibile, e dalla furia fremente e vertiginosa delle ruote. […] Era come un grande organo centrale che batteva furiosamente, lanciando il suo umore vitale in tutte le vene “.